Il lavoro come reale possibilità di riscatto

Progetto Inserimento Lavorativo “Cercare in Carcere”

Il lavoro rappresenta una grande necessità e urgenza, aggravata spesso da pregiudizi e timori, mentre per un detenuto o ex detenuto si tratta di una concreta possibilità per non tornare a delinquere, con un forte impatto educativo e risocializzante.

L’Associazione non solo ricerca possibilità di lavoro per ex-detenuti e per detenuti in misure alternative (lavoro esterno al carcere, semilibertà, affidamento sociale, arresti domiciliari ecc. ) ma partecipa attivamente alla fondazione e/o gestione di imprese, cooperative e non, che offrono lavoro ai suddetti soggetti, oppure sostiene tali imprese in varie modalità soprattutto sensibilizzando imprenditori e aziende, e accompagnando i detenuti durante questo nuovo percorso lavorativo.

Considerando l’inserimento lavorativo di fondamentale importanza per un completo reinserimento sociale, con il “Progetto Cercare in Carcere” con cui l’Associazione Incontro e Presenza si propone come interlocutore con l’imprenditore a cui vengono esposte tutte le modalità e le relative agevolazioni per l’assunzione, con cui una impresa può assumere un detenuto o ex detenuto.

L’Associazione Incontro e Presenza si offre, oltre che nell’aiuto concreto al disbrigo delle pratiche burocratiche insieme all’imprenditore, nel fare un concreto accompagnamento ai detenuti interessati condividendone la responsabilità di tale impegno lavorativo e offrendo una “garanzia” all’azienda stessa.

L’Associazione si occupa anche, se richiesto dall’imprenditore, di aiutare a selezionare persone con le caratteristiche richieste, che abbiano già affrontato un percorso di consapevolezza sul significato del lavoro, condiviso attraverso la compagnia offerta dai volontari durante il periodo di detenzione.

Le tipologie di lavoro possono essere divise in due tipologie: lavoro interno o esterno al carcere

1.   Lavoro interno al carcere

Si tratta di lavoro intra-murario, che prevede cioè la costituzione di realtà lavorative all’interno degli Istituti Penitenziari.

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2.   Lavoro esterno al carcere

Il lavoro extra-murario può avere due forme:

⦁ la costituzione di realtà composte prevalentemente da detenuti ed ex detenuti (le forme più diffuse ad oggi sono le Cooperative) esterne al carcere;
⦁ l’inserimento di lavoratori detenuti ed ex detenuti in aziende “normali”.

L’Associazione promuove l’inserimento dei lavoratori detenuti ed ex detenuti in aziende “normali”, perché le ritiene le forme più adeguate ed educative per un reintegro sociale effettivo tra persone di pari dignità. Per offrire lavoro a un detenuto le imprese pubbliche o private e le Cooperative devono stipulare un’apposita convenzione con l’Amministrazione Penitenziaria dell’Istituto e/o con la Direzione dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE). Nel caso di assunzione di detenuto a un impiego esterno, è necessaria una richiesta nominativa di assunzione che va rivolta alla Direzione del Carcere.

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